Oggi denuncia Le Monde che scrive:

“Spulciando le normative veterinarie in Canada e in Europa, siamo arrivati a una conclusione:

il governo francese ha sbagliato a giurare che il divieto di farine animali era assoluto.
Un buco nella legislazione in realtà consente agli allevatori canadesi di nutrire i loro buoi con farine ricavate da ciò che rimane dei loro ‘compagni’ macellati – il sangue e il grasso – e di esportare in europa carne bovina così nutrita senza che il consumatore sia informato”.
Una FOLLIA.
Grazie a un buco normativo (!?) nel trattato CETA firmato da Europa e quindi Italia, ci ritroveremo inconsapevolmente esposti a questo grave rischio .
Questo tipo mangime è proibito in Europa da circa 20 anni quando un’epidemia proprio la farina di animali come pasto per i ruminanti scatenò un’epidemia di encefalopatia spongiforme bovina, BSE, comunemente conosciuta come morbo della “mucca pazza”

In questi anni la Ue ha sempre ribadito il divieto per evitare il rischio di contaminazione incrociata, rassicurare i consumatori ed evitare cannibalismo intra-specie dei bovini.

Dopo 20 anni incredibilmente torniamo alla casella di partenza .


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