In questa Terra ci stiamo divorando il futuro .
Ma non e’ uno slogan.
Ci stiamo letteralmente consumando la nostra Terra sotto i piedi
Quella Terra che dovremmo usare per creare lavoro con un agricoltura di qualità e di prossimità.
Quella che e’ la Terra anche della cosiddetta ‘’Campania felix’’ ;
Quella Terra che crea la bellezza :
quella stessa impareggiabile bellezza che attira persone da tutto il mondo per venirla ad osservare .
Invece Noi la stiamo seppellendo da 30 anni sotto uno strato di cemento per creare inutili nuovi palazzi, villette, caseggiati , in una regione dove la popolazione sta diminuendo sia per bassa natalità sia per una disoccupazione galoppante.
Palazzi e case che rimarranno sfitti in enorme parte e andranno a ingrossare i bilanci fittizi delle banche, creando le premesse per un enorme ‘’buco’’immobiliare nel futuro.
Gia nel 2016 il rapporto ISPRA sul consumo di suolo, la Campania aveva superato il 10% del suo suolo consumato .
E guarda caso la maglia nera la porta la provincia di Salerno con 43.807 ettari di suolo cementificato gia’ nel lontano 2015, pari al 9,2% del totale.
Se eliminiamo tutto il territorio montuoso( inedificabile) da questo numero, capirete che questo dato e’ mostruosamente alto.
E il nuovo rapporto ISPRA 2020 ci annuncia dati notevolmente peggiorati:
perché’ il Governatore De Luca non ci parla di qual’e’ la sua ‘’visione’’ di futuro per la Campania, nello scenario dei cambiamenti climatici dovuti al #globalwarming, relativa a queste SUE scelte ?
Scelte che si contrappongono, in un ossimoro assurdo, all’impossibilità’ che troppe famiglie disagiate hanno nel procurasi una casa :
abbiamo le nostre periferie e citta che straripano di cemento abbandonato sotto forma di immobili sfitti e ex capannoni industriali abbandonati.
E non abbiamo una politica che sappia riqualificarli in maniera ecosostenibile per creare abitazioni nuove ,a basso consumo energetico, da destinare a costi popolari a famiglie disagiate , giovani precari, immigrati e anziani ?
La verità e’ che la Regione Campania e i comuni TUTTI DI QUESTA REGIONE ( (trasversalmente ai colori politici che li governano) non hanno una politica abitativa dal post terremoto del 1980.
E tutto questo non e’ accettabile;
perche’ la casa deve diventare un segmento essenziale del reddito di cittadinanza , mappando le ricchezze patrimoniali non utilizzate e abbandonate in questa crisi del mercato immobiliare che ci attanaglia dal 2007.
Nell’Unione di tutti i punti citati, in questo utilizzo schizofrenico del nostro suolo, potremmo passare dal quadro attuale di degrado urbano,fatto di citta metropolitane sempre piu affogate in un cemento di pessima qualità attuale, che lega i vari centri urbani senza soluzione di continuità, a una rinascita di citta’ e periferie, riqualificate, ecostenibili e con l’utilizzo di boschi urbani di collegamento, creati nelle aree intermedie degradate.
Un progetto che creerebbe lavoro immediato per migliaia di persone e darebbe una prospettiva di bellezza al futuro delle città metropolitane campane ,migliorando la qualità della vita complessiva dei cittadini, finanziato con i fondi europei del Ricovery Found :
Esistono professionalità, idee , preparazione in questa regione per farlo subito se ”usate” dalle istituzioni ( e non ignorate come oggi…)
Queste le aree dove agire per trasformare i problemi in opportunità di sviluppo ecosostenibile e in bellezza; e quindi in lavoro stabile e ben pagato: .
Il Sin di Napoli Orientale:
comprende un’area pari a 830 ettari, 730 soggetti pubblici e privati e circa 14 chilometri quadrati di mare. Ai fondi stanziati dal ministero per l’attuazione della bonifica vanno sommati i 24 milioni già stanziati per quello stesso intervento nel 1998 e mai spesi, come era emerso lo scorso ottobre in occasione di un confronto tra il ministro Costa ed i cittadini di Napoli est.
Bagnoli Coroglio :
L’area di colmata, di estensione pari a circa 195.000 mq, è composta da un’area costiera di circa 38.000 mq (area delle infrastrutture – porzione di area situata all’interno della vecchia linea di costa) e da un’area di riempimento di circa 157.000 mq (area propriamente di colmata).
La stessa è stata realizzata mettendo in opera una scogliera che ne delimitasse i tre lati esposti al mare ed è stata successivamente riempita.
La scogliera, posta nella parte parallela alla linea di costa su una batimetrica massima di quattro metri, ha una stabilità propria indipendente dal riempimento effettuato a tergo.
La massa complessiva dei materiali che costituiscono la colmata è stata pari a 1.200.000 metri cubi.
Pianura SIN:
L’area perimetrata, che si estende su una superficie complessiva di circa 156 ettari nei territori dei Comuni di Napoli e Pozzuoli, raggruppa due sub-aree, la prima, posizionata nel settore occidentale, occupa una superficie complessiva di circa 142 ettari ed è caratterizzata da cavità createsi a seguito dell’estrazione di pozzolana adibite a discarica.
La seconda area, posizionata a nord-est del SIN e di superficie complessiva pari a circa 14 ha, è contraddistinta a monte da un’ex cava di pozzolana ed a valle da una depressione artificiale parzialmente riempita da materiali non controllati.
Nel dettaglio le aree ricomprese all’interno del perimetro provvisorio sono le seguenti:
1. Ex Discarica DI.FRA.BI.;
2. Ex Discarica comunale ante DPR 915/84;
3. Discarica abusiva in Località Caselle Pisani;
4. Discarica ex Citet;
5. Comprensorio Località Spadari.
Regi lagni casertani:
45 km piu 220 km di canali TUTTI cementificati e usati come fogne a cielo aperto.
Sarno:
un insieme di reati e inefficienze strutturali che vengono ignorate dal 1960 in poi:
col risultato di produrre un combinato disposto di Inondazioni, inquinamento, ( dovuti a scarichi abusivi, mancanza fognature collegate al depuratore, aziende conserviere,agricole e di allevamento che scaricano tal quale )
Nel disastro della Campania felix tutto si tiene e produce il disastro in cui sopravviviamo
Temo però ancora per poco.
Roberto Braibanti
Biodiversity Manager
pres. Gea Ets.