Il presidente di Slow Food Carlo Petrini, lo scienziato e direttore del Linv (International Laboratory for Plant Neurobiology) Stefano Mancuso e il vescovo di Rieti Domenico Pompili, hanno lanciano, attraverso le Comunità Laudato sì, l’appello

“Un albero in più” rivolto “ad ogni cittadino di buona volontà, ad ogni organizzazione di qualunque natura e orientamento, ad ogni azienda pubblica o privata, alla straordinaria rete di comuni e regioni d’Italia, al governo nazionale”.

Attualmente, sulla Terra ci sono 5,5 miliardi di ettari di boschi (dati Fao).

Secondo il recente rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), per ridurre di 1,5 °C il riscaldamento globale entro il 2050 sarebbe necessario avere un miliardo di ettari in più di foreste.

“Nonostante ci sia ancora qualcuno che nega la crisi climatica – continua la nota delle Comunità Laudato sì – è ora di agire urgentemente tutti assieme, per evitare desertificazione, scioglimento delle calotte polari e dei ghiacci perenni, aumento del livello dei mari, aumento in frequenza e in intensità dei fenomeni metereologici estremi, aumento del rischio idrogeologico e di inondazioni, aumento della siccità e aumento del rischio incendi, aumento delle ondate di calore, variazione nella distribuzione degli habitat animali, estinzione di specie animali e vegetali, perdita di fertilità dei suoli e di suoli fertili, variazione della produttività agricola e della qualità/capacità nutrizionale, e tutti i fenomeni che ne conseguono, a partire dall’inarrestabile crescita di ondate migratorie incontrollabili di popolazioni che fuggono dai luoghi della Terra più fortemente colpiti dai fenomeni sopra elencati.

La terra è una sola, è una risorsa limitata, non distruggiamola, perché come scrive lo scrittore francese François Mauriac, è inutile per l’uomo conquistare la Luna, se poi finisce per perdere la Terra”.

Insomma il nostro paese dovrebbe piantare subito un albero per ogni suo abitante
Quindi 60 MILIONI DI ALBERI
Costerebbe abbastanza poco rispetto al risultato che si otterrebbe
Certo poi bisognerebbe contemporaneamente riconoscere agli alberi IL VALORE DI ESSERI VIVENTI NECESSARI NELLA PRODUZIONE DI OSSIGENO E NELL’ASSORBIMENTO DI CO2 E INQUINANTI,cosi da poter stanziare ai comuni le risorse per GESTIRE e CURARE i loro partrimoni arborei:
cosa che oggi non accade perché gli alberi SONO INCREDIBILMENTE CONSIDERATI SUPPELLETTILI DI ARREDO URBANO PER LA NOSTRA LEGGE.

Ecco DUE cose semplici,non costose, che il Ministro Costa e il governo Conte DOVREBBERO FARE SUBITO.

Le faranno?


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