Ormai e’ chiaro che Greta Thunberg e’ stata il detonatore di un movimento ambientalista che continuerà a “scaldare” le piazze mondiali, condizionando le scelte politiche dei prossimi 20/30 anni.
Sta’ accadendo e e’ solo l’inizio
Poco prima di vedere i ragazzi riempire le piazze per sensibilizzare le istituzioni contro il riscaldamento globale, sono arrivati i dati di un report pubblicato dal Pew Research Center nel marzo 2018, secondo il quale la consapevolezza dell’impatto dei cambiamenti climatici è più forte tra i più giovani:

L’81% dei Millennial e il 75% dei Gen Xers dicono che la temperatura della Terra si sta surriscaldando rispetto al 69% dei Baby Boomers e al 63% dei Silent.

E i Millennial sono l’unica generazione in cui una netta maggioranza (65%) afferma che ci sono solide prove del riscaldamento globale e lo attribuiscono principalmente all’attività umana.
E non e’ ne un caso ne un particolare di poco conto: significa che questi ragazzi, definiti poco cordialmente «gretini», hanno un potenziale impatto sulle decisioni che verranno prese dall’alto, premiando – si spera – quelle più lungimiranti, che guardano quindi ai risultati futuri, non solo quelli conteggiabili nel breve periodo, magari limitandosi ad accontentare la pancia della gente.

I partiti tutti oggi non hanno capito l’impatto pesante che questa generazione avrà sulle loro scelte da qui a pochissimo tempo

Ma i primi che sapranno interpretare con credibilità e serietà queste istanze saranno premiati da un voto molto compatto, trasversale e idealista.

Categorie: Notizie

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