Insomma ogni volta che arriva il
Freddo negli ultimi anni puntualmente partono le ” perplessità ” e le ” ironie ” sul Global Warming.

Spesso non solo frutto di ignoranza sul tema ma purtroppo anche strumentali a diffondere dubbi e per abbassare il livello di attenzione pubblico sul tema ambientale.

…attenzione molto scomoda per governi e grandi lobby industriali….

Un classico ormai che coinvolge persino il presidente degli Usa, Donald Trump…..

In verità e’ proprio vero il CONTRARIO.

Infatti,secondo gli studiosi, gli inverni rigidi sono proprio una conseguenza del riscaldamento globale, che influisce sulle correnti d’aria artiche.

Secondo Marlene Kretschmer, ricercatrice del Centro di ricerca sull’impatto climatico dell’Università di Potsdam in Germania, l’indebolimento di tali correnti potrebbe essere una delle principali cause della dispersione di aria fredda che conseguentemente genera gli inverni rigidi che si stanno sperimentando nel nord Europa e in Russia.

“Molti concordano sul fatto che l’Artico abbia un ruolo importante, solo che ancora non sappiamo esattamente quanto”, ha spiegato Kretschmer al New York Times.

In uno studio pubblicato dalla ricercatrice lo scorso autunno e riferito a Europa e Russia, si ipotizza che le cosiddette ‘correnti a getto’, che si muovono circolarmente da ovest verso est e che seguono un andamento ‘a serpente’ intorno alla Terra, si siano indebolite, facendo sì che l’aria fredda potesse ‘evadere’ dall’Artico, muovendosi verso sud.( guardate foto per capire meglio)

Ma anche secondo Timo Vihma, a capo del Gruppo di climatologia e meteorologia polare dell’Istituto Meteorologico Finlandese, l’indebolimento delle correnti a getto, causato dall’incremento della temperatura nel Circolo Polare Artico, dove è aumentata in media più che nel resto del mondo, ha fatto sì che questi venti si muovessero con un moto più simile a quello di un serpente, consentendo all’aria più fredda di raggiungere latitudini più basse.

Quindi anche fino al mediterraneo come in queste ore.

Nessun mistero quindi secondo gli scienziati, per i quali l’enigma della convivenza tra inverni più rigidi e temperature più alte trova risposta nei loro studi.

fonti:
Winter cold extremes linked to high-altitude polar vortex weakening — PIK Research Portal https://www.pik-potsdam.de/news/press-releases/winter-cold-extremes-linked-to-high-altitude-polar-vortex-weakening

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